Riconvertire un ambiente domestico in ricettivo, non significa solo scegliere una camera da letto «in più», arredarla alla bene e meglio e condividerne prezzi e disponibilità su un sito di affitti brevi.
Significa ripensare completamente la funzione e l’estetica di quell’ambiente.
La parola chiave di una ristrutturazione di questo genere è ottimizzazione.
Vedere concretamente come diventeranno le zone da adibire a B&B, permetterà il perfetto sfruttamento degli spazi, in base alla metratura a tua disposizione. Ultimo ma non ultimo, ti potrai rendere conto prima ancora di iniziare i lavori della resa scenica delle tue idee.
Seguendo questo genere di processo operativo, ogni elemento può essere studiato nei minimi particolari.
Spesso lo spazio è poco e le necessità sono tante: dall’essere in regola con i requisiti urbanistico-edilizi ed igienico-sanitari, al raggiungere e poi superare lo standard di comfort dei competitor.
Dotare ogni camera del proprio bagno; inserire arredi che siano funzionali e gradevoli alla vista; creare un gioco di luci o di specchi che renda la stanza percettivamente più ampia.
Ma non solo. Pensare e realizzare a priori un piano di manutenzione degli impianti, per evitare di avere spiacevoli sorprese e periodi di fermo inattesi ed anti-economici, dovuti a guasti.
Dal rendering alla realtà virtuale
È il momento di fare una passeggiata virtuale nel tuo progetto di B&B.
Grazie al lavoro di un software di visualizzazione e immersione tridimensionale dedicato, potrai vedere il risultato a 360°, prima di iniziare i lavori.
E verificare se sei riuscito a rendere davvero unico quello spazio.
Se quel quadro o quella fotografia che hai scelto di appendere sulla parete stanno bene in quel punto; se il tappetino del bagno è del colore giusto; se la stanza è luminosa a sufficienza.
Inoltre, se qualcosa non ti convince, questo è il momento di modificarla: in tempo reale e senza nessuna spesa aggiuntiva.